I primi anni di vita sono fondamentali per la crescita e lo sviluppo cerebrale e fisico del bambino. La sola esposizione ai comportamenti degli adulti comporta l’assimilazione di informazioni, ancora di più se i bambini sono stimolati tramite interazione diretta e attività ludiche.
Si può erroneamente pensare che il tempo trascorso in un centro ricreativo sia uguale a quello trascorso a scuola. Vediamo insieme analogie e differenze.
Il gioco è il lavoro del bambino
I bambini hanno bisogno di giocare per esplorare il mondo e sviluppare la propria personalità in piena libertà!
Il gioco è lo spazio potenziale in cui il bambino può esprimere se stesso e la sua onnipotenza senza condizionamenti e impara a percepire se stesso come essere indipendente dalla madre.
Nello stesso momento i piccoli hanno bisogno di regole che indirizzino il loro modo di agire nella società verso comportamenti positivi e consapevoli.
In questo modo il gioco diventa uno strumento attraverso il quale il bambino acquisisce nuove informazioni e nuove regole di vita.
La scuola italiana
La scuola italiana è un’istituzione che vanta origini antiche e che grazie a menti eccellenti come Maria Montessori è ancora ora uno dei servizi di maggiore qualità che lo Stato Italiano abbia mai realizzato.
Nello specifico la scuola dell’infanzia, anche detta scuola materna, è un percorso pre-scolastico che prepara i bambini alla scuola primaria.
I bambini iniziano la scuola materna al 3^ anno di età, o anche prima, e intraprendono un percorso caratterizzato da gioco, istruzione e convivenza tra compagni secondo un progetto educativo che prevede un programma ben preciso e diviso per età. I bambini iniziano così a vivere la classe, a seguire attività didattiche specifiche in un contesto scolastico con caratteristiche definite.
All’interno della scuola le maestre hanno il compito di seguire e portare a termine il programma anno per anno.
La scuola dell’infanzia non è obbligatoria. Tuttavia risulta per molti motivi impertante per la crescita del bambino in quanto gli offre la possibilità di lavorare e di formarsi al passo dei suoi coetanei.
La ludoteca
La ludoteca è uno spazio orientato esclusivamente al gioco.
Esistono diversi tipi di ludoteche:
- spazio gioco con gonfiabili
- spazio gioco con attività ludiche e ricreative.
La ludoteca è, o dovrebbe essere, un luogo positivo e stimolante per i bambini, sia dal punto di vista dell’apprendimento che dal punto di vista sociale, un luogo di aggregazione che permette di intraprendere un percorso di crescita personale e sociale, per esprimersi in piena libertà stimolando la creazione di nuove amicizie, ma soprattutto sostiene il confronto con bambini di età diverse.
Non a caso, la ludoteca ospita bambini di tutte le età e per loro rappresenta un luogo divertente, con i giochi sempre a disposizione, dove si sentono liberi di scegliere come e con chi giocare.
La ludoteca può proporre dei momenti laboratoriali che ricordano le attività fatte a scuola, ma che in ludoteca sono esclusivamente ricreative, utili non solo a trasmettere nuove informazioni ai bambini ma anche a stimolare in loro talenti e capacità che potrebbero rimanere inespressi.
Tra i nostri “lab speciali del venerdì”, ad esempio, ci sono attività volte a far conoscere ai bambini pratiche che a scuola non esercitano, come arte, yoga, cucito e tante altre.
In una qualsiasi struttura ricreativa le educatrici presenti hanno il compito di supervisionare le attività di gioco, e non devono svolgere alcun programma, se non quello previsto dalla singola attività privata.
Le riflessioni della Dott.ssa Cristina Minotti.
Psicologa dello sviluppo e dell’educazione e Tutor dell’apprendimento.
“Qual è l’attività principale di un bambino? La risposta a questa domanda è spesso immediata: giocare! Infatti, per i più piccoli il momento del gioco rappresenta la gioia più grande della giornata! Durante l’attività ludica il bambino è coinvolto in una disposizione comportamentale specifica caratterizzata dalla motivazione intrinseca che si esprime in una spinta interna e potente che lo guida ad intraprendere azioni in situazioni che si collocano in una zona intermedia tra il SE’ e l’ESTERNO.
Tuttavia, non siamo di fronte ad un’attività fissa. Il bambino cambia il suo modo di giocare con l’età.
Fino al primo anno di età si coinvolge nel gioco di esercizio: prende in mano degli oggetti, li lascia cadere, li tocca, li muove. In questa fase il bimbo è incuriosito dal mondo intorno a sé e cerca di esplorarlo attraverso strade differenti, proprio come un piccolo scienziato.
Intorno ai due anni si sviluppa il gioco simbolico attraverso il quale il bambino inizia a rappresentare la realtà grazie alla formula del “far finta”: iniziano a fare finta di mangiare oppure di dormire… con il passare degli anni questa tipologia di gioco diventa sempre più complessa e va a coinvolgere più persone. E’ una rappresentazione che spicca il volo e si distacca dalla nuda e cruda realtà. Infatti, un bicchiere si può trasformare in una macchinina, una scatola in una casetta oppure una coperta in un mantello.
L’avanzare dell’età e lo sviluppo dei processi mentali aprono la strada al gioco con regole, intorno agli 8 anni. E’ un tipo di gioco che introduce una struttura più articolata e precisa che viene condivisa da tutti i partecipanti. Si potenzia, in questo modo, il senso del rispetto delle regole e il senso del dovere.
Attraverso il gioco il bambino comprende la possibilità di intervenire sulla realtà. Con la libertà del gioco sviluppa il senso del sé e le abilità sociali per coltivare relazioni con gli altri. Il gioco, infatti, è condivisione, esperienza, elaborazione e sfida!
E’ fondamentale sostenere il gioco nel mondo dell’infanzia, anche in situazioni di apprendimento.
Il gioco con la sua semplicità è un’esplosione di scoperte e di sfide necessarie per crescere in modo resiliente e positivo! Sosteniamo sempre questa attività considerandola come uno dei compiti più seri che un bambino possa avere!”
La dott. Cristina è Psicologa dello sviluppo e dell’educazione e Tutor dell’apprendimento.
Scrive di bambini, genitori e scuola su www.cristinaminotti.it
Parla di tante cose belle e utili sul suo profilo Instragram
Per concludere
La scuola è un diritto e non semplicemente un dovere, e deve essere considerata la più importante opportunità di crescita e conoscenza che abbiamo a disposizione.
A questo proposito si rimanda ad un articolo pubblicato da openpolis.it che riporta i dati e le tendenze italiane ed europee in forma tecnica e scientifica.
La ludoteca è un contesto importantissimo per i bambini, e talvolta per tutta la famiglia, che hanno così la possibilità di trascorrere del tempo in compagnia, confrontarsi ed imparare tantissime cose di se stessi e del mondo che li circonda.