L’autostima è il valore che ogni individuo attribuisce a se stesso. Di questo ne abbiamo già parlato in un altro articolo non troppo recente ma sempre attualissimo, dove ti spieghiamo come educare all’autostima i bambini, cosa possiamo fare per favorirla, e come combattere insicurezze e paure dei più piccoli.
Qui voglio approfondire il tema dell’autostima negli adulti, genitori in particolare, partendo da studi recenti sull’argomento e da un’esperienza personale, ma neanche troppo, che molti genitori vivono esposti ai contenuti di altri genitori sui social.
La teoria del Confronto Sociale
A proposito di sharenting, di cui ho già parlato in questo articolo, oggi si parla dei suoi effetti sui minori protagonisti dei contenuti, ma nessuno parla di quello che anche i genitori, come fruitori di contenuti di altre famiglie, provano nel vedere le vite degli altri, compreso lo sviluppo dei bambini.
Partiamo dal presupposto che il confronto sociale è insito nella specie umana, e lo dimostra la Teoria del confronto sociale di Festinger già nel 1954 che sostiene quanto il confronto sociale sia necessario alle persone per sopravvivere e imparare ad agire socialmente, oltre che per conoscere se stessi. Dunque il confronto serve a valutare le proprie capacità, a capire come si sta al mondo e ad interiorizzare le regole in un determinato contesto.
Il confronto sociale si divide in due categorie, verso l’alto, che può provocare ispirazione e motivazione, e verso il basso, con una sensazione di gratitudine per chi sta peggio di noi.
Cosa c’è di diverso rispetto a questo assunto oggi?
Il confronto sociale di cui parla Festinger si riferisce a persone che, al fine di perfezionare la propria auto percezione e sopravvivere nel contesto di riferimento, tendono a misurarsi con persone del proprio contesto socio culturale.
Oggi in un mondo sempre più globalizzato e senza confini, i social sono diventati il “luogo perfetto” dove confrontarsi senza limiti e senza regole.
Ogni giorno siamo esposti, e come noi anche adolescenti e minori, a contenuti da tutti il mondo, che esaltano la bellezza, la grandezza, l’operosità, il successo, secondo standard che non sempre si rifanno al contesto personale di chi guarda. Anzi, le persone normali sono sempre più lontane da ciò che sui social è la normalità.
Il confronto non aiuta l’autostima
L’autostima delle persone è strettamente collegata dalle valutazioni che facciamo di ciò che ci circonda, quindi anche di quello che vediamo sui social, perché questa è una sensazione totalmente soggettiva e non una valutazione mentale.
Come affrontiamo ciò che vediamo degli altri?
Se abbiamo un’alta autostima siamo portati vedere gli altri con distacco perché ci sentiamo validi e crediamo nel nostro potenziale. Non soffriamo il confronto perché ci accettiamo e ci apprezziamo per come siamo.
Al contrario, se abbiamo una bassa autostima siamo portati a sentirci inutili e poco capaci, e insicuri di fronte a quello che vediamo degli altri.
Come funziona il nostro cervello.
Studi recenti di psicologia hanno evidenziato come l’autostima nelle persone non sia costante nel corso della vita ma abbia delle alterazioni nel tempo e che essa influisce sul benessere generale dell’individuo in tutte le sfere della sua vita: lavoro, relazioni e rapporti di coppia.
L’autostima risulta più suscettibile nelle fasi dell’infanzia e della giovinezza e nell’età anziana. E le donne lo sono più degli uomini.
La fase migliore è invece quella tra i 50 e i 60 anni.
Chi ha un’alta autostima è più positivo e più costruttivo nella coppia, ha più successo nel lavoro, ma è anche più affettuoso e di sostegno nelle relazioni, comprese le relazioni con i propri figli.
Come capire il proprio livello di autostima
Poiché è l’autostima che influenza la nostra vita e non il contrario come siamo portati ad immaginare, esistono delle pratiche buone per noi e per aiutare anche i più piccoli per lavorare sull’autostima.
Esiste un test che ho confezionato per aiutarti a valutare il tuo livello di autostima e iniziare a capire come fare per migliorarti, per te e per chi ti sta intorno.
Se vorrai condividere con me il tuo punteggio sono disponibile ad aiutarti a capire come interpretarlo.