Cibo e abitudini alimentari dei bambini
Il cibo è un potentissimo strumento di dialogo. In famiglia, come a scuola e nei centri ludici come Pennamagenta, attraverso il cibo e le abitudini alimentari si possono scoprire tante cose.
Nel nostro precedente articolo sull’alimentazione in quarantena abbiamo ripreso i consigli della nutrizionista Lorella Scicchitano in relazione al periodo di chiusura e restrizioni che ci impedivano di fare sport, uscire quotidianamente e frequentare luoghi sportivi e di svago.
Dopo due anni cosa è cambiato?
Per capire la situazione attuale partiamo da qualche dato: circa il 40% dei bambini ha modificato le proprie abitudini alimentari durante la pandemia, mangiando di più snack, succhi di frutta e di bibite.
Diversi studi hanno dimostrato un aumento del consumo di dolci e alimenti calorici e della sedentarietà, rispetto al periodo pre-pandemico.
Si parla così di covibesity, ovvero l’aumento dell’obesità dovuto al confinamento imposto durante la pandemia.
Il rischio maggiore è quello di sviluppare condizioni come diabete, malattie cardiache, cancro e obesità in età adulta.
Il cambio delle dinamiche quotidiane e dello stile di vita hanno influenzato anche comportamenti patologici come bulimia e anoressia o disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating) che hanno subito un incremento del 30% (Fonte https://piu-salute.it/disturbi-alimentari-e-covid/).
Inoltre, la diffusione del COVID-19 potrebbe aver aumentato il rischio di obesità a causa di una minore disponibilità di cibo sano, più tempo trascorso in attività sedentarie e una maggiore esposizione al marketing digitale di alimenti ad alta densità energetica e poveri di nutrienti. (Fonte https://www.epicentro.iss.it/obesita/iss-collaborating-center-oms)
La nostra esperienza in ludoteca conferma abitudini alimentari poco sane
Il contesto educativo di Pennamagenta ci permette di incontrare tantissimi bambini e raccogliere esperienze sulla conoscenza e sul rapporto che i bambini hanno con il cibo e le loro abitudini alimentari.
Ancora di più quando dedichiamo le nostre attività al tema cibo riusciamo a toccare con mano l’approccio che i bambini hanno soprattutto con il cibo che non conoscono.
Facciamo un esempio concreto: la maggior parte dei bambini varia pochissimo la merenda, e quasi nessuno considera la frutta come merenda.
Questo può dipendere da tanti fattori: i genitori non hanno il tempo di preparare una merenda fresca e optano per comodità alla merenda confezionata. Ma piò dipendere dai bambini che preferiscono merende golose e appetitose come panini o snack al cioccolato e non hanno abitudini alimentari più salutari.
Un’interessante ricerca della Society for Nutrition Education and Behavior ha fatto emergere un messaggio secondo noi importante per le famiglie.
Prima di tutto non esistono differenze tra cibi per adulti e cibi per bambini: a partire dai due anni il cibo ha le stesse proprietà nutritive per grandi e per piccoli.
Inoltre, pone l’accento sulla distribuzione e promozione di cibi per bambini in maniera del tutto errata e lontana dal concetto di cibo salutare di cui i bambini hanno bisogno.