Le parole sono importanti e per i bambini con difficoltà di linguaggio lo sono ancora di più.
Il tempo a casa trascorso con i nostri piccoli ci permette di scoprire il piacere di fare insieme le più svariate attività.
Trascorrere tanto tempo insieme ci permette anche di dare più attenzione a ciò che diciamo e a come ci approcciamo, per favorire il loro benessere e sviluppo emotivo e psicologico.
I disturbi del linguaggio
Giocare insieme e parlare insieme sono abitudini naturali, scontate e banali, ma per i bambini con disturbi di linguaggio il dialogo può diventare un momento molto frustrante, non solo per loro, ma anche per i genitori.
L’ adulto utilizza, inconsciamente e in buona fede, parole, frasi, espressioni e modi di dire per “aiutarli a parlare bene”, perché spesso radicate nell’uso comune e apparentemente innocue, che in realtà mandano messaggi sbagliati e possono ledere la serenità dei bambini, creando e alimentando insicurezze.
Questo può generare nervosismi, comportamenti disfunzionali , atteggiamenti oppositivi, il rifiuto di fare e di stare insieme e aumentare il loro senso di inadeguatezza.
- Non ho capito, cosa hai detto?
- Hai sbagliato, ripeti!
- Piuttosto che arrabbiarti, cerca di parlare bene!
- Se ti impegni lo dici bene!
In presenza di un linguaggio scarsamente comprensibile, frasi di questo tipo sono assolutamente da evitare perché c’è il rischio di far sentire il bambino incapace di comunicare e si evidenzia una difficoltà di cui, nella maggior parte dei casi, è già consapevole!!
Non correggete e non rimproverate, soprattutto in presenza di altre persone.
Utilizzate invece “scusami ,non ho sentito. Puoi dirlo un’ altra volta? Ero distratto”. E se la difficoltà a capire è ancora molto forte si può tranquillamente chiedere al bambino di accompagnarci a vedere quello di cui sta parlando.
Non incalzate.
Chiedere di ripetere fa sentire il bambino incapace e potrebbe portarlo la prossima volta che vorrà dire qualcosa a stare zitto, oltre che fargli pensare che chi lo ascolta è solo interessato alla forma e non al contenuto del suo discorso. Ripetete voi la parola che il bambino ha detto male, fornendogli il modello corretto. Senza aggiungere altro.
Non anticipate quello che il vostro bambino sta cercando di dirvi.
Ascoltatelo con pazienza, mettetevi alla “sua altezza”, osservatelo con interesse.
E’ preferibile non trasmettere l’ansia che si sta accumulando in voi perché non lo sentite parlare bene. Il bambino ha bisogno di un clima sereno. Non preoccupatevi e non sottovalutate, e se qualcosa non va, non esitate a consultare un logopedista che risponderà alle vostre domande chiarendo tutti i dubbi.
La nostra logopedista
Alessia Pizzonia è una logopedista giovane e preparata che riceve a Lamezia Terme con un primo colloquio gratuito.
È a disposizione on line per qualsiasi dubbio o informazione.
Potete contattarla all’indirizzo info@studiologopedicopizzonia.it o al numero 3349450367.