La pandemia e le conseguenti misure restrittive hanno portato un grande vuoto educativo e di socializzazione nell’infanzia. La didattica a distanza e la chiusura immediata di ogni attività per bambini, compresi i parchi all’aperto, ha costretto i bambini a vivere la scuola e il gioco all’interno delle proprie abitazioni e facendo riferimento esclusivamente alla propria famiglia.
Questa clausura forzata e una limitazione degli strumenti ha messo in luce i bisogni dei più piccoli e ha visto esplodere il concetto di “outdoor education” in riferimento a tutti quei contesti per bambini che dopo il lockdown devono essere preferiti per favorire la socializzazione e la creatività nei bambini.
Outdoor education come strategia educativa
Il termine letteralmente significa “fuori dalla porta” e indica un orientamento educativo che si fonda sulla libertà esplorativa, osservativa, manipolativa con cui il bambino può relazionarsi all’ambiente esterno e naturale grazie alle esperienze dirette.
L’outdoor education è una vera e propria strategia educativa che permette di fare le esperienze educative considerando l’ambiente esterno come spazio di formazione.
Il contatto con la natura assume un ruolo centrale e diventa fondamentale per lo sviluppo del bambino e i suo apprendimento.
I benefici del vivere la natura
Mai come ora si è la riscoperto del concetto di natura nell’educazione, sia per quanto riguarda l’infanzia, sia per quanto riguarda le altre aree del sociale.
L’ambiente esterno come contesto educativo diventa un luogo in cui apprendere e offre l’opportunità di rafforzare il senso di rispetto per l’ambiente naturale e consente di esprimere le competenze emotive, affettive, sociali, espressive, creative e senso-motorie.
I benefici del vivere e “lavorare” nella natura sono molteplici.
– Benefici psicologici, come la prevenzione della salute, la riduzione di raffreddamenti, ma anche diminuzione dell’iperattività, rilassamento, gestione dello stress, miglior sviluppo psicologico, cognitivo, e relazionale.
– Benefici emozionali e di crescita, dunque la conoscenza e la gestione del rischio, l’esercizio del problem solving, l’esplorazione del movimento, e quindi l’aumento dell’autostima e dell’autonomia.
– Benefici di socializzazione e interazione con gli altri bambini, con le figure educative, con i genitori, con la natura, legati al rispetto e alla tutela dell’ambiente.
Se non ora quando?
I bambini amano fare esperienze all’aperto, imparano meglio e prima, crescono più sicuri creativi e indipendenti.
Durante le attività in natura si colgono nei bambini maggiori possibilità di agire in movimento, di utilizzo e sviluppo dei sensi, possibilità di esprimere creatività, facilità di scoperta, stupore, di dare spazio alla fantasia, ma è anche un’opportunità di confronto con l’ambiente esterno, di sperimentazione con materiali naturali e poveri.
L’outdoor education è una pratica educativa che viene promossa e preferita anche dai regolamenti in materia di infanzia e che finalmente troverà ampio spazio nelle programmazioni didattiche e ricreative che verranno. Noi abbiamo avviato il progetto “Gioconatura” con una serie di laboratori all’aperto per bambini di diverse fasce di età, che inseriremo nel nostro programma e porteremo avanti anche in futuro.
Perché siamo sempre dalla parte dei bambini.